Un nuovo appuntamento con la nostra esperta di letteratura digitale Giulia Natale con le app per la scienza (alla biblioteca Archimede – promotrice di questo progetto – da tanti anni c’è infatti un Festival dedicato alla scienza). Proprio la Pandemia ci sta facendo comprende la centralità della scienza e le app sono un’ottima strada per avviare bambini e bambine ragazzi e ragazzi a comprendere argomenti e concetti spesso non semplici; il prossimo appuntamento sarà dedicato alle app per l’inclusione: buona lettura e buona navigazione!
Il nostro percorso insieme attraverso le app prosegue forte della convinzione della centralità della biblioteca come luogo di aggregazione e di ispirazione, e del bibliotecario come figura di riferimento competente capace di offrire buone indicazioni per la sua comunità territoriale. In altre parole esserci per un dare un servizio aggiornato, imprescindibile e appassionato, e al contempo essere anche “bibliotecari del digitale”.
In questo periodo la centralità delle risorse digitali, di siti e di piattaforme per ragazzi è un’evidenza. L’obiettivo è sedurre il giovane pubblico con il linguaggio che più gli è affine, che possa attirarlo in biblioteca con strumenti di svago, di divertimento e di conoscenza, anche per evitare la dispersione dell’apprendimento tanto temuta a scuole chiuse.
Forse l’unica conseguenza accettabile all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è che siamo stati costretti a forzare certe barriere per far spazio a un uso del digitale più allargato e più personale, entrato nelle nostre vite con una diversa dignità.
Penso che accogliere e preservare questo scatto in avanti della consapevolezza d’uso delle nuove tecnologie sia compito di tutti noi per promuovere la lettura, la crescita e l’inclusione.
Oggi ci domandiamo se si possa imparare il volo dei semi di un soffione con una app.
Si può con Bloom per iOs, rivolta a bambini dai 5 anni, dello sviluppatore svedese Megalearn.
Questa app interattiva è una magia di suoni, di grafica delicata e di maestria tecnologica non invasiva. La richiesta del nostro intervento è composta e misurata, finalizzata alla scoperta botanica delle parti delle piante; si scopre come la natura riesca a riprodurre se stessa anche in situazioni difficili, quali siano le strategie adottate dai semi per spostarsi ed è una piccola app che avvicina al mondo prezioso della flora e dei suoi cambiamenti.
C’è didattica e c’è poesia; ora che ci è concessa la libertà di andare in un prato, penso che questo sia uno strumento eccellente di cui fruire prima di una passeggiata per poi consolidare le competenze acquisite direttamente sul campo, anzi sui campi!
I germogli, la crescita, l’azione del tempo e il contributo degli insetti sul ciclo naturale di un tarassaco, di un lampone e di una noce di cocco non avranno più segreti grazie alle illustrazioni interattive e alle tre semplici domande a risposta multipla (in inglese) che compaiono dopo l’esplorazione di ogni pianta e che offrono un momento positivo di verifica dell’apprendimento.
Un altro strumento maestoso e utile per avvicinare i ragazzi alla conoscenza delle scienze della Terra in tutte le sue manifestazioni, è la Biblioteca dell’Esploratore del consolidato e pluripremiato Tinybop, uno sviluppatore che ha la dichiarata missione di costruire mondi innovativi e interattivi a scopo ludico-didattico.
Tutte le app presenti nel suo catalogo veicolano nozioni scientifiche esatte mantenendo vivida l’attenzione veicolata da un’interattività funzionale alla scoperta e a sostegno della curiosità.
L’app Piante, ad esempio, propone l’esplorazione di prateria, foresta e deserto, ambienti naturali molto diversi fra loro che prevedono la comparsa di animali interattivi ad abitarli. Una delle possibilità più avvincenti è la gestione di giorni, notti, stagioni e anni e la visione del sopra e del sotto suolo (radici, tane…)
Infine, cifra dello loro pubblicazioni, l’etichettatura, con cui si identificano con precisione animali e piante in tante differenti lingue. Buona esplorazione
Il prossimo articolo avrà come tema le app per l’inclusione, come funzionano e quali meccanismi di comprensione attivano per essere realmente efficaci, non perdetelo, a presto!
Giulia Natale