Oggi guardiamo alla Svizzera, da pochi giorni è stato varato un progetto digitale, nato nel 2017, di enormi proporzioni che posiziona il paese elvetico come uno dei maggiori sperimentatori internazionali sul catalogo digitale unificato. Il portale swisscovery, creato dalla stretta collaborazione fra enti di ricerca, Università ed istituti elvetici ha l’obiettivo di unificare e standardizzare tutti i cataloghi digitali presenti sul territorio.
Il progetto non è totalmente una novità ma nasce dall’evoluzione di Swiss Library Service Platform (SLSP), una piattaforma digitale nazionale che riunisce tutte le informazioni scientifiche in Svizzera dal famoso claim “Par les bibliothèques pour les bibliothèques”. Swisscovery indicizza i libri e i documenti di 470 biblioteche affiliate ed altri luoghi di cultura. È possibile accedere alla piattaforma creando un account SWITCH edu-ID e richiedere i servizi. Swisscovery ha il vantaggio di consentire la ricerca e il prestito di libri, articoli e altri documenti utilizzando un identificatore univoco valido per tutti i luoghi della cultura presenti a catalogo. Diamo qualche cifra, 470 biblioteche universitarie e scientifiche della rete Swiss Library Service Platform (SLSP) diffuse in tutti i cantoni unite per aiutare gli utenti online ad accedere a più di 30 milioni tra libri, periodici e materiali documentali, e a 3 miliardi di articoli elettronici, giornali, riviste e altri dati utili.
La piattaforma è pienamente operante dal sette dicembre duemilaventi e a fine aprile è stato effettuato un test finale di migrazione dei dati per permettere un passaggio fluido ed organico di tutti i dati da importare. In questa occasione, tutte le biblioteche hanno avuto l’opportunità di visualizzare, ispezionare e testare i propri dati nel sistema al fine di operare una corretta migrazione.
La piattaforma swisscovery è nata con l’intento di standardizzare, unificare e diffondere la consultazione del panorama documentario scientifico svizzero, armonizzare la consultazione del panorama documentario scientifico svizzero attraverso l’utilizzo di unn catalogo digitale collettivo e multilingue.
Questo nuovo sistema si basa sull’ultima generazione di software di gestione Alma e Primo del fornitore Ex Libris, di proprietà del gruppo ProQuest. La nuova piattaforma di ricerca si sostituisce swissbib, NEBIS e, per la sede IUFFP di Lugano, Sbt. Tramite la piattaforma è possibile per gli utenti prendere in prestito 100 documenti per 28 giorni con al massimo 5 proroghe automatiche (se il documento non è prenotato).
Luca Valenza, bibliotecario errante