Claudia Maero bibliotecaria della Biblioteca Civica “Rayneri-Berti” e il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, grazie alla collaborazione di Gloria Ramello, hanno aderito al nostro patto formativo e guardate che bel lavoro che hanno fatto creando laboratori per bambini sui dinosauri aggiungendo la realtà virtuale. Trovate in questo articolo una bellissima descrizione del progetto e dei laboratori che verranno replicati a maggio 2022. Speriamo davvero che la loro esperienza sia di spunto per tante altre biblioteche e non vediamo l’ora di vedere il loro prossimo progetto. Sotto avete la possibilità di scaricare la relazione anche in pdf
L’origine
Il progetto Dinosauri tra le pagine nasce da una serie di incontri fortuiti.
Per caso o per fortuna un gruppo di persone, di competenze, di servizi e di media si sono incontrati, intrecciati ed amalgamati e ne è venuta fuori l’iniziativa che in questa relazione intendiamo presentarvi.
L’occasione le persone e i servizi
Nel 2020, nell’ambito del programma di corsi e webinar offerti da Sapere Digitale. Educazione civica digitale in Biblioteca ( promosso dalla Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e sostenuto da Il progetto, sostenuto dalla Regione Piemonte – Settore Biblioteche e dalla Compagnia di San Paolo, bando I luoghi della Cultura 2019), durante la presentazione del libro Di necessità virtù. Educare in tempi ibridi gli autori e, in particolare Lukas Zangerle, illustravano alcuni esempi di uso della realtà aumentata per la didattica. Sottolineavano come l’utilizzo di quella tecnologia innovativa potesse favorire l’apprendimento da parte dei ragazzi grazie all’introduzione di una nuova forma di comunicazione visiva. All’epoca partecipai al corso e rimasi colpita da questo aspetto. Cominciai, così, a ragionare sul fatto che un ulteriore rafforzamento di questa strategia poteva essere costituito dall’utilizzo di libri accattivanti nell’esposizione di un dato argomento: in biblioteca avevamo da poco acquistato un sacco di bei libri illustrati sui dinosauri e di lì a immaginare un laboratorio di realtà aumentata sui bestioni preistorici il passo è stato davvero breve. Il caso o, come preferisco pensare, la fortuna ha voluto che la Biblioteca civica Rayneri-Berti, in cui lavoro, si trovi a Carmagnola, cittadina a sud di Torino che possiede anche un Museo civico di Storia Naturale, ricco di collezioni e dove non mancano pregevoli esemplari di uccelli, che, come è noto, sono i discendenti dei dominatori dell’era mesozoica. Ancora, per un’ulteriore combinazione fortunata degli eventi, presso lo stesso museo proprio allora stava prestando servizio la dottoressa Gloria Ramello, esperta in ornitologia. Detto fatto, la contattai e lei si dimostrò immediatamente entusiasta all’idea di organizzare un laboratorio didattico sui dinosauri e sugli uccelli. L’idea piacque anche ai nostri amministratori, che compresero l’importanza di creare sinergie tra i vari servizi culturali locali e con altre realtà come il progetto Sapere Digitale.
Questa è più o meno la storia di come è nato “Dinosauri tra le pagine”.
Descrizione del progetto
Ora cercherò di descrivere che cos’è.
Potremmo definirlo come un modello didattico che unisce diversi canali di comunicazione per illustrare un argomento specifico: i dinosauri.
Questi canali sono:
- la visita guidata al museo,
- la presentazione di libri di divulgazione scientifica
- l’uso di applicazioni digitali di realtà aumentata.
L’argomento “dinosauri” si presta ad essere illustrato nell’ambito di una visita guidata ad un museo di storia naturale che abbia a disposizione collezioni di uccelli, in quanto questi ultimi sono discendenti dei dinosauri. Inoltre, la presenza in museo di esemplari di animali trattati con la tecnica della tassidermia, di scheletri e di fossili, se pure non risalenti all’era mesozoica, ci ha consentito di far capire ai ragazzi la differenza tra uno scheletro e un fossile e tra un animale tassidermizzato e un modello ricostruito in 3D a partire da i fossili.
In quest’ultimo caso è stato determinante anche l’utilizzo delle applicazioni che sfruttano la tecnologia AR per ricreare i dinosauri nell’ambiente in cui ci troviamo: l’animale preistorico “riportato in vita” ci ha permesso di mostrare in pratica le varie caratteristiche spiegate in teoria.
La carrellata di presentazione delle varie tipologie di libri che possono essere utilizzate per approfondire l’argomento, ha invece sottolineato un’altra via fondamentale per arrivare all’obiettivo apprendimento: la biblioteca e, in particolare, la sezione dei libri di divulgazione scientifica per ragazzi.
Il contributo della Biblioteca Civica “Rayneri-Berti”
Claudia Maero
I libri che abbiamo presentato appartengono a 3 tipologie di fonti:
- libri che trattano l’argomento in modo generale e il più possibile esaustivo: enciclopedie, atlanti, inventari
- libri che trattano alcuni aspetti specifici dell’argomento: monografie
- libri che affrontano l’argomento sotto forma di gioco: libri gioco, libri quiz, libri che insegnano a disegnare.
Nel primo gruppo abbiamo presentato La grande enciclopedia dei dinosauri in 3D edita da Fabbri, che facendo una panoramica anche delle forme di vita precedenti e successive, ci ha consentito di dare ai dinosauri una precisa collocazione temporale
Inoltre l’arricchimento del libro grazie alla tecnologia della realtà aumentata, ci ha permesso di analizzare, quasi come se fossimo tornati indietro nel tempo alcune caratteristiche anatomiche degli animali preistorici.
Per quanto riguarda le monografie, abbiamo presentato 2 libri realizzati da Yang Yang e Zhao Chuang per PNSO, organizzazione che si occupa di divulgazione scientifica attraverso l’arte.
Questi testi hanno il merito di avere delle grandi tavole illustrate, che ricostruiscono i dinosauri sulla base dei reperti fossili e degli studi dei paleontologi.
La scelta di queste monografie non è stata casuale perché tra gli oggetti che abbiamo esposto insieme a libri ed esemplari del museo c’erano anche dei modellini in resina curati da PNSO: questo sempre con l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi il concetto di multimedialità dell’apprendimento.
Per ricreare i dinosauri in realtà aumentata, abbiamo utilizzato diverse applicazioni digitali.
Tra queste la realtà aumentata di Google, che funziona, però per ora solo su sistema Android, scaricando Google Play Service per AR: l’applicazione si presta ad un uso didattico in quanto consente di mostrare i dinosauri anche a grandezza naturale, di posizionarli in vario modo e di metterne in evidenza alcune caratteristiche anatomiche, come per esempio le zampe a colonna.
Con la stessa applicazione abbiamo creato dei mini-video a scopo ludico come questi nelle immagini sotto:
Un’altra applicazione che abbiamo utilizzato soprattutto a scopo ludico è Monster Park – Dino World, per iPad.
Quest’app è gratuita, ma bisogna acquistare per pochi euro il set di animali preistorici da proiettare in AR.
Con Monster Park è possibile creare ambientazioni mesozoiche, con tanto di cicadacee e felci selezionando la modalità “Arena”, oppure in modalità portale, si apre una finestra sul passato da cui irrompono, direttamente nell’ambiente in cui siamo, varie specie di dinosauri.
L’app consente di girare brevi video o di scattare fotografie, che possono costituire un bel ricordo del laboratorio multimediale.
Il contributo del Museo Civico di Storia Naturale
Gloria Ramello
I musei di storia naturale da sempre archivi della biodiversità, sono essenziali per la ricerca scientifica e ottimi strumenti per la divulgazione delle scienze naturali ai più piccoli.
Grazie alla collaborazione con Claudia Maero, il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, in questo ambito da me rappresentato, ha potuto contribuire al progetto “Dinosauri tra le pagine” coinvolgendo i bambini delle scuole primarie nell’ apprendimento dell’evoluzione della vita sul pianeta Terra. In questo caso, il tema trattato ha visto come protagonisti i dinosauri non aviani e gli unici dinosauri ad oggi presenti sul nostro pianeta, gli Uccelli, denominati dinosauri aviani, con accenni sulla loro evoluzione dai Teropodi.
La tematica è stata trattata partendo da un inquadramento generale della disposizione dei continenti nel Mesozoico e dalla presentazione della scala dei tempi geologici (fig.1), in modo da fare comprendere ai bambini la lunghezza temporale quasi inimmaginabile a cui ci riferiamo, soprattutto in relazione alla comparsa relativamente recente dell’uomo sulla Terra. È stata infatti introdotta la Paleontologia, come scienza fondamentale per lo studio e la comprensione della vita passata. Sono state quindi spiegate le principali tipologie di fossilizzazione, con l’aiuto di alcuni reperti fossili conservati nel museo (foglie, conchiglie e denti) passati poi ai bambini di modo che potessero osservarli, toccarli e chiedere eventuali curiosità(fig.1). Fig. 1. A sinistra la scala dei tempi geologici (cerchio rosso: periodi di presenza dei dinosauri; freccia rossa: comparsa dell’uomo). A destra alcuni bambini intenti ad osservare i fossili.
Successivamente sono state proiettate delle immagini riguardanti le caratteristiche morfologiche principali che hanno consentito ai dinosauri non aviani di sopravvivere per così tanti anni sulla Terra (Triassico, Giurassico e Cretaceo). Anche a questo proposito sono risultati fondamentali i reperti museali (cranio di caimano Caiman sp. e cranio di cane Canis familiaris) che hanno permesso di apprezzare dal vero le caratteristiche del cranio dei rettili (con morfologia simile ai dinosauri) e dei mammiferi (fig. 2). Inoltre grazie all’utilizzo dei dispositivi forniti da Sapere Digitale, sapientemente attivati da Claudia e Cristian, tirocinante presso la Biblioteca, i bambini hanno potuto visualizzare tramite realtà aumentata le sembianze di questi animali, nonché sentirne le ricostruzioni vocali!
La presentazione è proseguita con l’estinzione dei dinosauri non aviani e l’evoluzione degli unici dinosauri sopravvissuti all’estinzione di massa del Cretaceo, ossia gli uccelli. Sono state elencate le caratteristiche ecologiche e morfologiche che hanno permesso a questi animali di meglio adattarsi e sopravvivere all’ambiente estremo presente in quel periodo.
Dopo aver mostrato ai bambini l’uccello più antico conosciuto, l’Archeopteryx lithographica, di cui è stata consegnata un’illustrazione da colorare alle varie classi, è stata presentata brevemente la comparazione osteologica, metodologia che permette di identificare i reperti fossili tramite confronto diretto con esemplari attuali conservati nelle collezioni scientifiche museali.
Infine sono state presentate le caratteristiche degli uccelli, evolutesi dagli antenati Teropodi, quali: ossa pneumatiche e fuse (fig. 3), becco di diverse morfologie in relazione ai vari adattamenti alimentari, perdita dei denti e acquisizione del volo attivo a discapito di quello planato. L’utilizzo di diversi esemplari conservati nelle collezioni del Museo ha permesso ai bambini di osservare le penne nelle loro varie parti e le uova di diverse specie di uccelli conservate in scatole didattiche, con cenno al mimetismo evoluto da questi animali per la difesa dai predatori.
Durante tutta la presentazione si è cercato di interagire quanto più possibile con i bambini, ponendo quesiti e ampliando le richieste di chiarimenti e/o le curiosità.
Tutte le classi si sono mostrate molto interessate alla preparazione e all’utilizzo degli esemplari museali. In particolare è stato possibile fare cenno alla tassidermia, alla conservazione e alla catalogazione dei campioni utilizzati.
Alla fine della presentazione è stato possibile effettuare una breve visita alle sale espositive del Museo, è inutile dire che i bambini si sono mostrati molto entusiasti e pieni di curiosità! Allo stesso tempo hanno potuto verificare alcune nozioni imparate durante la presentazione.
L’esperienza è stata molto positiva e speriamo di poter collaborare ancora in sede di altre tematiche sulle scienze naturali! (fig. 4).
Ringraziamo di cuore Claudia e Gloria e la Biblioteca Civica “Rayneri-Berti” e il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola per la professionalità la passione e l’energia messa nel progetto e anche per questa relazione dettagliata!
Qui trovate anche la playlist contenete i video che fanno comprendere bene come funiona e l’effetto che si riesca a realizzare con questo tipo di applicazioni gratuite.
Scarica la relazione in formato Pdf.
i laboratori verranno replicati il 3 e il 5 maggio 2022!