Buongiorno bibliotecarie e bibliotecari,
felice di ritrovarci su questo portale. Oggi reputo necessario, nell’ottica di una condivisione allargata di saperi e di pratiche utili, condividere con voi una interessante novità portata da questa primavera.
Vediamo nelle specifico di cosa si tratta, con qualche premessa al solo scopo di inquadrare gli eventi.
Il mio contributo professionale al Progetto Sapere Digitale in passato ha tendenzialmente avuto al centro la formazione, intesa in senso stretto e in senso ampio. Mi sono occupata, cioè, di rafforzare le competenze dei bibliotecari sulla conoscenza dei contenuti digitali interattivi per bambini, su quegli strumenti che sono godibili nella fruizione di gioco, gradevoli nella narrazione delle storie, o indispensabili veicoli di inclusione e accessibilità.
Avevamo svolto questi nostri incontri in modalità frontale in presenza, ultimamente online; io segnalo e racconto le App dal mio punto di vista, prendendo in esame vantaggi e svantaggi, criticità, punti di forza e il nuovo linguaggio dell’interattività anche attraverso una selezione di albi illustrati interattivi.
Tutto è stato proposto al fine di potenziare le conoscenze di un settore molto ricercato dal pubblico dei bambini ma forse ancora poco esplorato dai professionisti del libro che conducono le biblioteche e che si trovano a dover svolgere innumerevoli mansioni. Tutti noi sappiamo bene quanto al bibliotecario e alla sua figura fondamentale di riferimento della comunità educante, ci si possa e ci si debba rivolgere per avere istruzioni e indicazioni sull’utilizzo di buona tecnologia, garantendo così ai cittadini un servizio completo sulle modalità espressive contemporanee.Un giorno però Augusta Giovannoli, insieme allo staff della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, responsabile del progetto, ha pensato di fare un passo lungo, un passo che ci potesse portare oltre la formazione frontale e con temeraria lungimiranza ha proposto di pianificare a me e alle bibliotecarie coinvolte, un ciclo di incontri totalmente imperniati sullo scambio in veri e propri tavoli di lavoro in magica e circolare collaborazione. I tutoraggi sono partiti sin dall’avvio del progetto ma questo gruppo di lavoro è nato grazie all’entusiasmo della responsabile della biblioteca Giovanni Arpino di Nichelino, Loredana Pilati e a quello di Alessandra Maffiotti, Biblioteca Civica di Piobesi Torinese che già nel 2019 era stata tra le prime ad attivare il processo per mettere a terra il progetto (poi sono arrivati nel frattempo la pandemia ma anche un bel bimbo, Martino). Il gruppo di lavoro ha visto coinvolte oltre ad Archimede come capofila del Progetto, anche la biblioteca Civica Arduino di Moncalieri, la Biblioteca di San Maurizio Canavese e la biblioteca Primo Levi delle Biblioteche Civiche di Torino che hanno partecipato con passione all’iniziativa. Al gruppo ha partecipato anche Alessia Massolo che nel frattempo è passata dalla Biblioteca di Bruino a quella di Pianezza.
Fino ad oggi abbiamo svolto insieme cinque sedute di lavoro, ne mancano ancora due, ma condivido questa esperienza perchè solo adesso sono perfettamente convinta della sua grande utilità e valore.
Riflettere insieme su questi contenuti, sul digitale, sulla strategia migliore per presentarlo al pubblico e su quali App selezionare per metterle a scaffale, in un’ottica di programmazione e non saltuaria, ha reso i nostri incontri affascinanti.
Con entusiasmo ci siamo spinti oltre, progettando connessioni interlinguistiche fra le storie, cercando un filo conduttore ad orientarci nella ricerca. Ad esempio, scegliendo il tema dell’acqua, il lavoro si è concentrato sulle App che trattano l’acqua come bene primario, albi che trattano questo tema con approccio divulgativo, passando attraverso una selezione di immagini in cui l’acqua è l’elemento prevalente: Turner, Van Gogh, Suzy Lee, Botticelli, i giochi d’acqua della Fontana Stravinsky vicina al Centre Pompidou, e lo scenografico distendersi dell’acqua alla Reggia di Caserta. Abbiamo lavorato pensando a come creare percorsi da proporre alle famiglie e ai bambini per attivare l’uso di un digitale buono collegato a esperienze laboratoriali che toccano tutti i linguaggi espressivi, l’arte, la forma, dall’architettura alle tecnologie passando per i libri.
Grazie all’adesione e al coinvolgimento di queste bibliotecarie, le sessioni di lavoro sono state preziose, alimentate dalle loro proposte e dalla lucidità di visione nei collegamenti.
Questo è un approccio, una proposta di lavoro non complicato da attivare, è immersivo, coinvolgente, e, vi assicuro, riserva grande soddisfazione, pertanto nel prossimo articolo ci saranno altri riferimenti e altre suggestioni per progettare attività attingendo alle risorse disponibili in biblioteca.
Giulia Natale
Nota di redazione: già martedì partirà una rubrica dedicata alle app sulla pagina Facebook della Biblioteca Arduino di Moncalieri: la rubrica della Biblioteca @bibliomonc si chiamerà Nati per le App; un laboratorio, dopo la pausa estiva, verrà attivato alla biblioteca di Nichelino: vi faremo sapere gli sviluppi e i progetti che stanno nascendo nelle biblioteche grazie al gruppo di lavoro, sia come singoli sia come prosecuzione condivisa del gruppo! Anche la biblioteca di Piobesi sta pensando ad una giornata divulgativa a settembre e ha già attivato uno “scaffale” delle app. Infine anche la Biblioteca di San Maurizio Canavese sta preparando dei laboratori con le app e naturalmente vi faremo sapere che cosa faremo su questo tema anche alla Biblioteca Archimede di Settimo Torinese dunque continuate a seguirci!