This artwork was created with the help of Artificial Intelligence. https://images.nightcafe.studio/jobs/jacsEIGvmaXzQ5cLAVPo/jacsEIGvmaXzQ5cLAVPo_4x.jpg?tr=w-1600,c-at_max
Come per altre tecnologie digitali, le biblioteche hanno un ruolo cruciale per aiutare le comunità a comprendere l’impatto dell’IA e in questo modo garantire un futuro più equo e inclusivo. Serve un’alfabetizzazione all’IA – una ulteriore literacy – per difendersi da forme di disinformazione e discriminazione, che sono sempre più insidiose perché più difficili da individuare e al tempo stesso e imparare ad usarla in modo efficace.
Cosa sono le IA Generative
La prima volta che il termine intelligenza artificiale (IA) venne usato risale al 1956 e lo usiamo in modo più o meno inconsapevolmente da circa una decina d’anni. Avete presente quando Google vi suggerisce come completare una frase di ricerca? O quando Amazon vi suggerisce un altro articolo che potrebbe interessarvi?
Queste applicazioni sono state “addestrate” a riconoscere su base statistica dei pattern, cioè modelli ricorrenti o strutture, analizzando milioni di dati, che possono essere una base dati che raccoglie ordini o l’elenco delle ricerche online. Il processo di addestramento è chiamato anche apprendimento automatico o machine learning. Il machine learning avviene quando un software impara a catalogare correttamente dati, perché i dati che gli vengono forniti sono “etichettati”, ad esempio usando basi dati di immagini opportunamente descritte. I sistemi più evoluti non hanno più bisogno di etichette/descrizioni perché sono in grado di classificare immagini o dati in modo autonomo: questo processo si chiama deep learning. Questi processi sono utilizzati da tempo in ambito industriale, ad esempio per segnalare difetti nei prodotti.
Anche il linguaggio utilizza modelli/strutture ricorrenti. I software sono stati addestrati a riconoscerli: oggi ci sono diverse applicazioni che forniscono ottime traduzioni. Alcuni agenti software sono stati specializzati a sostenere conversazioni con gli umani e sono chiamati chatbot: la loro applicazione è stata inizialmente per i servizi di assistenza clienti.
“Ciao, sono Emma, come posso aiutarti?”.
Oggi questi sistemi sono potenziati dall’uso dell’IA sono quindi in grado di apprendere dalle interazioni precedenti per offrire risposte sempre più adeguate, non solo in contesti specifici, come il servizio clienti; inoltre si sono arricchiti di sintetizzatori vocali: Siri, Alexa sono sistemi di chatbot che utilizzano interfacce vocali.
I chatbot emersi alla fine del 2022 come ChatGPT e poi Bard, Lama, Bing, sono chiamati LLM, Large Language Model – cioè grandi modelli linguistici e sono sistemi conversazionali e producono contenuti a partire da richieste testuali o da video, immagini e suoni e possono generare testi, immagini, video, suoni, a partire dalle basi di dati su cui sono stati addestrati.
I chatbot potenziati dall’IA facilitano la conversazioni perché sono progettati per essere “empatici”, cioè per comprendere lo stato emotivo dell’umano e adeguarsi. Per questo nel dialogo ci sono spesso congratulazioni per l’utente, oppure scuse se la riposta non è stata apprezzata. In questo modo, la macchina vince il gioco dell’imitazione, il test di Turing, ingannando il suo interlocutore. Tali caratteristiche portano le persone ad entrare in intimità con questi sistemi, ad esempio chiedendo consigli sulla propria salute. Uno studio recente ha dimostrato che con poche interazioni il sistema è in grado di inferire molte informazioni sull’umano dialogante, come l’età, la posizione geografica dato che hanno accesso anche agli archivi dei social media.
E’ importante che nell’interagire con questi sistemi, esser consapevoli che sono progettati per dare risposte plausibili, ma non necessariamente corrette o veritiere: le risposte sono il risultato di inferenze e previsioni statistiche, non di un ragionamento. Le risposte possono essere completamente inventate: il successo per questi sistemi significa produrre un contenuto e se il contenuto cercato non esiste, lo inventa, come nel caso del report di Bankitalia documentato da Repubblica, dando luogo a quelle che sono definite allucinazioni. Possono esserci casi anche più banali e più pericoli come un libro su come identificare e cucinare funghi scritto da una IA generativa regolarmente venduto su Amazon: un caso reale che ha preoccupato i micologi. ( articolo in inglese)
Possiamo quindi definire intelligenti questi sistemi? Per alcuni ricercatori lo sono, in quanto adottando come concetto di intelligenza quello di sapersi adattare a contesti sconosciuti e raggiungere il successo (=fornire risposte). Non sono intelligenti, nel senso che non comprendono quello che scrivono ma ripetono e rielaborano quanto hanno a disposizione e per questo sono stati definiti anche “pappagalli stocastici”.
Il modo in cui gli LLM producono i contenuti, come abbiamo visto non è dovuto ad un ragionamento e gli algoritmi utilizzati non permettono di ripercorrere a ritroso il processo che porta alla generazione di un risultato: la mancanza di una “spiegazione” crea un problema di “fiducia” nei risultati.
Questa premessa era necessaria per usare questi sistemi in modo consapevole ed efficace per avere risultati utili ed evitare di cadere in trappole od errori grossolani, come il caso dell’avvocato che ha presentato una memoria fatta da ChatGPT che citava sentenze inesistenti.
Una volta affrontati alcuni dei principali aspetti critici connessi all’uso di LLM, vediamo invece come può un assistente artificiale essere utile per le biblioteche pubbliche.
Cosa fare con gli LLM e cosa è meglio evitare
In teoria è sufficiente leggere le avvertenze che gli stessi sistemi, indicano sui loro siti: “Free Research Preview. ChatGPT may produce inaccurate information about people, places or facts.” Anteprima di ricerca gratuita. ChatGPT può produrre informazioni imprecise su persone, luoghi o fatti“. “Bard may display inaccurate or offensive information that doesn’t represent Google’s views.” “Bard può visualizzare informazioni inaccurate o offensive che non rappresentano le opinioni di Google” per drizzare le antenne e non prendere quello che viene prodotto come verità.
La regola generale è che se abbiamo bisogno di una risposta veritiera è meglio non usarli e in ogni caso, dobbiamo avere una conoscenza dell’argomento per saper valutare la risposta.
Gli assistenti artificiali sono molto utili per: scrivere testi di fantasia, fare brainstormig e raccogliere idee, recuperare parole chiave da usare con i motori di ricerca, riassumere un testo, fare domande, tradurre testi, farsi aiutare a scrivere e correggere codice di programmazione, come pure meglio evitare di usarli per trovare dei riferimenti e fonti, sempre meglio usare le ricerche bibliografiche tradizionali, chiedere consigli sanitari, finanziari e legali.
Oltre ChatGPT
Introduciamo un altro elemento, ovvero la diversità. Rispetto a qualche mese fa, ora l’offerta di sistemi di questo tipo si è ampliata e può essere interessante confrontare i diversi assistenti disponibili sul mercato.
Una tabella utile per capire le differenti caratteristiche si può vedere parzialmente riprodotta nella figura e reperibile qui https://docs.google.com/spreadsheets/u/0/d/e/2PACX-1vQcsZS5Cjs-S-JmNhT-vk71g_Ousxasum-eRdzOFZRKxu07ydTpvRtxFyzOl2t2bhMOYAxZ4yj42p4u/pubhtml?gid=1687577147&single=true&pli=1
Qualche esempio d’uso in biblioteca
Gli assistenti artificiali possono essere utilizzati in diversi modi in biblioteca, ad esempio:
- Ampliare la collezione
- Ricerca informazioni su un argomento /identificare materiali rilevanti /creare liste
- Rispondere a domande degli utenti / prevedere interessi e trend
- Promozione eventi – creazioni materiali multimediali
- Traduzioni e maggiore accessibilità
Proviamo ad immaginare qualche scenario.
Esempio 1: Nella vostra comunità c’è una crescente comunità di persone che arrivano dall’Ucraina e vorreste creare una sezione dedicata ai maggiori scrittori ucraini. Chiediamo aiuto agli assistenti artificiali impostando una domanda – il prompt.
“Quali sono le opere di narrativa più popolari in lingua ucraina e chi sono gli autori più popolari?”
La domanda è generica ma può essere un inizio per raffinamenti successivi.
ChatGPT 3.5 – https://chat.openai.com/ |
La letteratura ucraina ha una ricca tradizione di opere di narrativa e autori di grande talento. Ecco alcune delle opere di narrativa più popolari in lingua ucraina e alcuni autori di spicco:**1. “Taras Bulba” di Nikolai Gogol (in ucraino: “Тарас Бульба”)** – Questa novella storica, scritta dal celebre autore ucraino-russo Nikolai Gogol, è una delle opere più iconiche della letteratura ucraina. Racconta la storia di Taras Bulba, un fiero cosacco ucraino, e dei suoi figli, ed è ampiamente considerata un capolavoro.**2. “Kobzar” di Taras Shevchenko (in ucraino: “Кобзар”)** – Taras Shevchenko è uno dei poeti e scrittori ucraini più importanti. “Kobzar” è una raccolta di poesie, canzoni e ballate che ha contribuito a plasmare l’identità nazionale ucraina. Le sue poesie affrontano temi di patriottismo, libertà e amore per la propria terra.**3. “Una vita tranquilla” di Bohdan-Ihor Antonych (in ucraino: “Спокійне життя”)** – Questo romanzo di Bohdan-Ihor Antonych è una delle opere più importanti della letteratura ucraina del XX secolo. Il libro affronta temi di esistenzialismo e il conflitto tra l’individuo e la società.**4. “Misto” di Serhiy Zhadan (in ucraino: “Місто”)** – Serhiy Zhadan è un autore contemporaneo noto per i suoi romanzi moderni e poetici. “Misto” (Città) è uno dei suoi lavori più conosciuti, che esplora la vita nelle città dell’Ucraina post-sovietica.**5. “I testi di oggi” di Yuri Andrukhovych (in ucraino: “Слово о полку Ігореві. Колискова для бабусі”)** – Yuri Andrukhovych è un autore e poeta ucraino di grande rilievo. Questa opera è una rivisitazione moderna del poema epico ucraino “Slovo o polku Ihorevim” (Il racconto dell’esercito di Ihor), e rappresenta una delle sue opere più celebri.” |
BING – Utilizzare il browser EDGE di Microsoft https://www.bing.com/ |
Ciao! Grazie per avermi contattato. Le opere di narrativa più popolari in lingua ucraina includono romanzi, raccolte di poesie e racconti. Tuttavia, la letteratura ucraina è relativamente giovane e si è evoluta in un ambiente politico e culturale complesso. In questo momento, la letteratura ucraina si concentra sulla lotta per l’identità nazionale e la resistenza contro l’influenza russa. Purtroppo, non ho trovato una lista delle opere di narrativa più popolari in lingua ucraina. Tuttavia, ho trovato un articolo che potrebbe interessarti. L’articolo presenta tre romanzi ucraini tradotti in italiano che potrebbero aiutare a capire il popolo che resiste Tre romanzi ucraini tradotti in italiano per capire il popolo che resiste – Linkiesta.it Inoltre, ho trovato un articolo che presenta cinque scrittori ucraini che si sono opposti alla Russia Crisi Ucraina, 5 scrittori ucraini che si sono opposti alla Russia (libreriamo.it) Infine, se sei interessato alla letteratura ucraina classica, puoi dare un’occhiata a questa lista di 10 autori classici ucraini . 10 autori classici ucraini (bookbank.it) Letteratura ucraina | Storia Cultura Tradizioni |
GOOGLE BARD .- https://bard.google.com/ |
La letteratura ucraina ha una storia millenaria, che risale ai tempi della Rus’ di Kiev. Nel corso dei secoli, molti autori ucraini hanno scritto opere di narrativa che sono diventate popolari sia in Ucraina che all’estero. Ecco alcune delle opere di narrativa ucraine più popolari:Il canto della schiera di Igor (1200 circa), un poema epico che racconta la storia di una spedizione militare russa del XII secolo.Taras Bulba (1835), un romanzo storico di Nikolaj Gogol che racconta la storia di un cosacco ucraino e dei suoi figli.I racconti di Lesja Ukrainka (1871-1913), una raccolta di racconti e poesie che esplorano temi come l’amore, la perdita e la natura.Il cuore di un cane (1968), un romanzo di Michail Bulgakov che racconta la storia di un uomo che viene trasformato in un cane.L’anello di cera (1985), un romanzo di Iryna Vilde che racconta la storia di un gruppo di persone che vivono in un villaggio ucraino durante la seconda guerra mondiale.Ecco alcuni degli autori ucraini più popolari:Taras Shevchenko (1814-1861), considerato il padre della letteratura ucraina.Ivan Franko (1856-1916), un poeta, scrittore e attivista politico.Lesja Ukrainka (1871-1913), una poetessa, drammaturga e attivista per i diritti delle donne.Mihajlo Kocjubyns’kyj (1864-1913), un poeta, scrittore e drammaturgo.Vasyl’ Stus (1938-1985), un poeta e attivista politico.Questi sono solo alcuni esempi delle numerose opere di narrativa ucraine che hanno avuto un impatto significativo sulla cultura ucraina e mondiale. |
Perplexity AI https://www.perplexity.ai/ |
Ecco una lista di alcune delle opere di narrativa più popolari in lingua ucraina e degli autori più popolari: Opere di narrativa: – “La canzone del bosco” (Лісова пісня) di Lesya Ukrainka. Questo dramma in tre atti esplora la relazione tra l’uomo e la natura e la percezione del mondo e del pensiero mitologico degli ucraini[2].- “La felicità rubata” (Загублене щастя) di Ivan Franko. Questo romanzo segue la vita di un giovane che cerca di trovare la felicità in un mondo difficile[2].- “Perverzion” (Перверзія) di Yuri Andrukhovych. Questo romanzo segue le avventure di un artista ucraino che viaggia a Venezia per un festival d’arte e si trova coinvolto in strane avventure[1]. Autori: – Lesya Ukrainka (1871-1913) è stata una scrittrice e attivista pubblica ucraina. È considerata una delle più grandi poetesse e drammaturghe ucraine[2].- Ivan Franko (1856-1916) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore e attivista politico ucraino[2].- Yuri Andrukhovych (1960-) è uno scrittore, poeta, saggista e traduttore ucraino[1]. Ci sono molti altri autori e opere di narrativa importanti in lingua ucraina, ma questi sono solo alcuni esempi. Citations:[1] https://ukraineworld.org/en/articles/ukraine-explained/masterpieces-ukrainian-literature[2] https://theculturetrip.com/europe/ukraine/articles/11-ukrainian-literary-classics-you-must-read[3] https://pantheon.world/profile/occupation/writer/country/ukraine[4] https://shereads.com/must-read-ukrainian-stories/[5] https://en.wikipedia.org/wiki/Maryna_and_Serhiy_Dyachenko[6] https://www.barnesandnoble.com/w/ucraina-unbroken-autori-vari/1141361236 |
In questo esempio vediamo la differenza di risultati e possiamo anche capire qual è l’assistente che meglio si presta ai nostri bisogni, tenendo conto, ad esempio, che ChatGPT 3.5 non ha accesso a Internet quindi non può fornire dati accurati anche in termini di data.
Esempio 2: Una signora vorrebbe entrare in maggiore sintonia con il nipote e vuole un consiglio di lettura per conoscerlo meglio. Il prompt: Quali sono gli autori di letteratura italiana preferiti dalla generazione Z
Ecco la risposta di Bard:
La generazione Z, nata tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, è caratterizzata da un forte interesse per la diversità, l’inclusione e la giustizia sociale. Questo si riflette anche nelle sue preferenze letterarie, che si orientano verso autori che trattano questi temi in modo originale e coinvolgente.
Tra gli autori italiani preferiti dalla generazione Z troviamo:
Stefano Benni: scrittore e poeta, Benni è noto per il suo stile ironico e satirico, che spesso affronta temi di attualità in modo pungente. I suoi libri più apprezzati dalla generazione Z sono “Bar Sport”, “La coscienza di Zeno” e “Il bar sotto il mare”.
Alessandro Baricco: scrittore e sceneggiatore, Baricco è uno dei più importanti esponenti della letteratura italiana contemporanea. I suoi libri, che spesso trattano temi esistenziali e filosofici, sono apprezzati dalla generazione Z per il loro stile elegante e raffinato. I suoi libri più apprezzati sono “Novecento”, “Seta” e “Oceano mare”.
Antonio Tabucchi: scrittore e traduttore, Tabucchi è noto per il suo stile poetico e onirico. I suoi libri, che spesso trattano temi di amore, morte e memoria, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro bellezza e profondità. I suoi libri più apprezzati sono “Sostiene Pereira”, “Piccola voce” e “Per le strade di Samarcanda”.
Chiara Gamberale: scrittrice e giornalista, Gamberale è apprezzata per il suo stile intimo e personale. I suoi libri, che spesso trattano temi di amore, amicizia e famiglia, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro capacità di raccontare le emozioni in modo autentico. I suoi libri più apprezzati sono “Lasciati andare”, “La fiducia” e “Cercasi amore disperatamente”.
Giulio Mozzi: scrittore e sceneggiatore, Mozzi è apprezzato per il suo stile originale e sperimentale. I suoi libri, che spesso trattano temi di vita quotidiana e relazioni interpersonali, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro capacità di esplorare nuove forme di narrazione. I suoi libri più apprezzati sono “Gli indifferenti”, “La casa del sonno” e “Racconti di un’altra vita”.
Oltre a questi autori, la generazione Z apprezza anche molti altri scrittori italiani, tra cui:
Nicola Lagioia: scrittore e giornalista, Lagioia è apprezzato per il suo stile forte e coinvolgente. I suoi libri, che spesso trattano temi di violenza, criminalità e giustizia, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro capacità di raccontare la realtà in modo crudo e realistico. I suoi libri più apprezzati sono “Il giorno in cui ho smesso di fumare”, “La ferocia” e “La città dei vivi”.
Francesco Piccolo: scrittore, sceneggiatore e regista, Piccolo è apprezzato per il suo stile ironico e autoironico. I suoi libri, che spesso trattano temi di vita quotidiana e relazioni interpersonali, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro capacità di raccontare le piccole cose con grande intelligenza e sensibilità. I suoi libri più apprezzati sono “Il segreto del mondo”, “La vita oscena” e “La distanza tra le stelle”.
Daniele Mencarelli: scrittore e giornalista, Mencarelli è apprezzato per il suo stile intimo e personale. I suoi libri, che spesso trattano temi di amore, amicizia e malattia, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro capacità di raccontare le emozioni in modo autentico e toccante. I suoi libri più apprezzati sono “La casa di carta”, “Tutto sommato” e “La febbre”.
Lucia Berlin: scrittrice americana di origine italiana, Berlin è apprezzata per il suo stile ironico e disincantato. I suoi racconti, che spesso trattano temi di vita quotidiana e relazioni interpersonali, sono apprezzati dalla generazione Z per la loro capacità di raccontare la realtà in modo crudo e realistico. I suoi libri più apprezzati sono “Il cielo non è un tetto”, “Il vento non è un cane” e “Le storie di Lucia Berlin”.
Questi autori sono apprezzati dalla generazione Z perché riescono a raccontare la realtà in modo autentico e coinvolgente, affrontando temi importanti in modo originale e innovativo.
Esempio 3: La signora si è ricordata che il nipote ha una passione per i ragni. Il prompt:
Quale libro consiglieresti ad un giovane nato nel 2004 con la passione degli insetti
Risposta di Bard
Ecco altri libri che potrebbero interessare a un giovane nato nel 2004 con la passione degli insetti:
- “Insetti” di Michael Chinery: un libro completo e ben illustrato sulla storia naturale degli insetti.
- “Il mondo degli insetti” di David Attenborough: un libro che racconta la storia e le curiosità del mondo degli insetti, con le immagini e le voci del celebre naturalista britannico.
- “Insetti da record” di Davide Cenciarelli: un libro che racconta le storie e le imprese di alcuni insetti straordinari, come quelli che volano più veloce, saltano più in alto o sono più velenosi.
Infine, consiglio anche di visitare il sito web dell’Associazione Italiana di Entomologia (AIE), che offre una serie di risorse e attività per gli appassionati di insetti.
Consiglierei il libro “Che insetto è questo?” di Marco Poggi e Alessandro Cattaneo. È una guida da campo di oltre 454 specie di insetti italiani ed europei, con fotografie e disegni di alta qualità. Il libro è adatto a un pubblico di tutte le età, dai bambini agli adulti, e offre un’ampia panoramica sul mondo degli insetti. Il libro è diviso in due parti: nella prima parte si trova un’introduzione generale sugli insetti, con informazioni sulla loro anatomia, biologia e ecologia. Nella seconda parte si trovano le schede delle singole specie, con informazioni su aspetto, distribuzione, habitat, alimentazione e comportamento. Il libro è ricco di contenuti e offre una visione completa e aggiornata del mondo degli insetti. È un ottimo punto di partenza per chi vuole saperne di più su questi affascinanti animali.
Ecco altri libri che potrebbero interessare a un giovane nato nel 2004 con la passione degli insetti:
– “Insetti” di Michael Chinery: un libro completo e ben illustrato sulla storia naturale degli insetti.
– “Il mondo degli insetti” di David Attenborough: un libro che racconta la storia e le curiosità del mondo degli insetti, con le immagini e le voci del celebre naturalista britannico.
– “Insetti da record” di Davide Cenciarelli: un libro che racconta le storie e le imprese di alcuni insetti straordinari, come quelli che volano più veloce, saltano più in alto o sono più velenosi.
Esempio 5 – La signora vorrebbe rileggere un libro che le era piaciuto molto e racconta quello che si ricorda della trama.- il prompt Qual è il titolo di un libro che era uscito in versione maschile e femminile e che prevedeva che i due lettori si incontrassero in un appuntamento con la loro copia del libro
Risposta di Bard
Il titolo del libro è “Il libro che ci ha uniti”. È un romanzo di esordio scritto da Marco Bonelli e pubblicato nel 2022. Il libro è uscito in due versioni, una maschile e una femminile, che si completavano a vicenda. La trama del libro è la seguente:
Versione maschile: Il protagonista, Marco, è un giovane uomo che vive a Milano. È un ragazzo timido e introverso, che ha difficoltà a relazionarsi con le persone. Un giorno, Marco compra un libro in una libreria. Il libro è un romanzo di genere fantasy, intitolato “Il libro che ci ha uniti”. Marco inizia a leggere il libro e si appassiona subito alla storia.
Versione femminile: La protagonista, Giulia, è una giovane donna che vive a Roma. È una ragazza socievole e allegra, che ha molti amici. Un giorno, Giulia compra un libro in una libreria. Il libro è un romanzo di genere fantasy, intitolato “Il libro che ci ha uniti”. Giulia inizia a leggere il libro e si appassiona subito alla storia.
Nel corso della storia, i due protagonisti si scambiano messaggi e si confrontano sulla storia del libro. I due scoprono di avere molto in comune, e si innamorano.
Alla fine del libro, i due protagonisti si incontrano in un appuntamento, portando con sé la loro copia del libro. L’appuntamento è un successo, e i due protagonisti iniziano una relazione.
Il libro è stato un caso editoriale, e ha venduto oltre 100.000 copie in Italia. Il successo del libro è stato dovuto anche al suo concept innovativo, che ha permesso ai lettori di interagire tra loro e di creare una relazione.
Peccato che questo libro non esista!!! E non ovviamente non è quello giusto.. ma potrebbe essere un’idea, no?
Eleonora Pantò – 24 ottobre 2023 per la rubrica Appunti Selvaggi