Tutti i bibliotecari prima o poi incontrano per diletto o per studio la storia dei papiri di Ercolano, un corpus di 1800 papiri rinvenuti carbonizzati nella cosiddetta Villa dei Papiri a Ercolano nel XVIII secolo. L’eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano è l’eruzione pliniana più conosciuta, non solo del Vesuvio, ma di tutta la storia della vulcanologia e descritta con acume nelle lettere di Plinio il Giovane rimane, ad oggi, una delle prime testimonianze scritte di fenomeni vulcanologici di questa portata. Ma cosa c’entrano i papiri di Ercolano con #SapereDigitale mi chiederete voi? Ebbene come in un racconto di Tommaso Landolfi sarà l’intelligenza artificiale a leggere per noi quei papiri che si consideravano perduti, troppo danneggiati ed illeggibili.
Il 18 gennaio 2021 si è tenuto l’evento di lancio del progetto ERC Advanced Grant 885222-GreekSchools, un progetto interdisciplinare per l’edizione e l’analisi con tecniche digitale avanzate dei papiri di Ercolano, che contengono la più antica storia della filosofia greca in nostro possesso. Utilizzando gli enormi sviluppi dell’intelligenza artificiale e dell’informatica umanistica il nuovo progetto GreekSchools dello European Research Council guidato da Graziano Ranocchia e coordinato dall’Università di Pisa, dal CNR ISPC, CNR ILC e dalla Biblioteca Nazionale di Napoli vuole decifrare questo incredibile corpus documentario tramite la più avanzata delle tecnologie. L’obiettivo di questo avveniristico progetto è quello di arrivare ad un’edizione digitale affidabile ed accresciuta, che risponda ai metodi della filologia e papirologia applicando nuove sofisticate tecniche di indagine, come le imaging iperspettrale (HSI) a onde corte-infrarossi (SWIR; 1000-2500 nm).
Il progetto, della durata di cinque anni e del valore di quasi 2.500.000 Euro, si svolgerà prevalentemente a Napoli presso l’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale e sarà ospitato nella sede partenopea del CNR-ISPC nei locali messi a disposizione dall’Università Suor Orsola Benincasa. Le discipline coinvolte saranno la papirologia e la paleografia, la filologia classica e la storia della filosofia antica, la fisica e la chimica, la linguistica computazionale e il settore trasversale delle digital humanities. In particolare, il personale del Cnr-Ispc e della Biblioteca Nazionale, facendo uso di laboratori mobili della piattaforma MOLAB appartenente all’infrastruttura di ricerca europea E-RIHS, applicherà tecniche innovative e non invasive per leggere parti sino ad ora nascoste o carbonizzate.
Il Cnr-Ilc svilupperà un ambiente innovativo orientato alla filologia computazionale, web-based, open access, open source e supportato da tecniche avanzate di analisi automatica del testo.
Luca Valenza, bibliotecario errante