Abbiamo chiesto a Chiara Zara del Università del Piemonte Orientale – Sistema Bibliotecario di raccontarci il lavoro fatto durante questo ultimo anno di Pandemia e che è stato presentato alla Decima Giornata delle biblioteche piemontesi il 13 marzo 2021 perchè riteniamo che sia davvero in linea con il nostro progetto e potenzialmente da imitare per i nostri colleghi delle biblioteche universitarie. Lo pubblichiamo di seguito e la ringraziamo: per ulteriori informazioni al fondo trovate i suoi contatti.
Anche Il Sistema Bibliotecario dell’Università del Piemonte Orientale ha dovuto affrontare le criticità dovute alla pandemia e iniziate ormai più di un anno fa. Le azioni messe in campo in particolare fra marzo e luglio del 2020 posso essere raggruppate attorno a tre elementi strategici:
- Servizi
- Contenuti
- Comunicazione e assistenza
Per quanto riguarda il primo punto, innanzitutto sono stati potenziati i servizi di reference da remoto e di fornitura di articoli (document delivery). La chiusura delle biblioteche nel primo periodo del lockdown ha poi messo in evidenza che non ci eravamo mai occupati a sufficienza delle modalità di accesso da remoto alle risorse elettroniche. Sicuramente questo tipo di accesso era molto utilizzato dai docenti già prima della pandemia, ma non si può dire altrettanto degli studenti, anche quelli degli ultimi anni di corso o i dottorandi. La gran quantità di richieste di assistenza su questo punto specifico ha prodotto una decisa intensificazione delle attività necessarie al fine di ampliare il numero di risorse digitali accessibili tramite autenticazione federata (direttamente con le credenziali di Ateneo): contatti con gli editori, configurazione dell’accesso alle risorse, risoluzione di eventuali criticità. Parallelamente, i bibliotecari hanno collaborato con i colleghi informatici per rendere più efficiente l’utilizzo del collegamento VPN, in modo da facilitare la consultazione da casa dei contenuti.
Sono stati inoltre avviati nuovi servizi oppure trasformate in modalità digitale delle attività che venivano svolte precedentemente in presenza. Sono stati organizzati dei webinar interattivi sui temi dell’open access e del diritto d’autore destinati ai dottorandi, in sostituzione degli incontri in presenza svolti negli anni scorsi.
L’inizio della pandemia è stato contemporaneo al completamento del progetto BIBLIOLAB (Laboratorio per le competenze informative di base), un progetto con l’obiettivo di migliorare le competenze di studenti e dottorandi riguardo l’utilizzo e la valutazione delle fonti informative, in particolare online. Il percorso di apprendimento, costituito da moduli online disponibili sulla piattaforma di materiali didattici dell’ateneo, è stato apprezzato durante il lockdown proprio perché poteva essere seguito dagli studenti da casa, sostituendo altre attività opzionali che non avevano un corrispettivo in modalità online già predisposto. Questo è stato un nuovo servizio offerto agli utenti, continuato ovviamente anche nei mesi successivi e tuttora in continuo sviluppo.
A completamento delle attività previste dai moduli online di BIBLIOLAB, in sostituzione delle visite in biblioteca, sono stati organizzati dei webinar interattivi destinati agli studenti. La partecipazione è stata però molto modesta.
Ulteriori servizi sono stati implementati per consentire la riapertura parziale delle biblioteche: tramite funzionalità aggiuntive dell’applicativo già in uso, è stata fornita la possibilità di prenotare il ritiro dei volumi chiesti in prestito e il posto in sala consultazione. Sono stati poi acquistati ulteriori box di restituzione dei libri in prestito, posti all’esterno dei locali delle biblioteche. In questo modo la restituzione può avvenire in sicurezza e senza limiti di orario.
Per quanto riguarda i contenuti, si è ancora di più evidenziata l’importanza della biblioteca digitale. Nel periodo di emergenza sanitaria molti editori scientifici hanno concesso libero accesso alle risorse online dedicate in modo specifico ai temi del COVID-19: decine e decine di articoli e dati resi free full text per supportare la ricerca a livello globale. Un gran numero di editori commerciali hanno consentito l’accesso libero a risorse online solitamente in abbonamento. Naturalmente tale accesso è stato temporaneo, a partire dall’autunno, tranne pochi casi, l’accesso è stato di nuovo soggetto alle restrizioni previste dalle sottoscrizioni a pagamento.
Ricordiamo l’appello lanciato dal Comitato delle biblioteche NILDE per il diritto di accesso alla conoscenza in stato di emergenza, in modo che gli editori scientifici concedessero un’eccezione temporanea alle clausole restrittive negli accordi di licenza, per consentire, nell’emergenza, di poter supportare al meglio tutti gli utenti nell’uso delle collezioni digitali e dei servizi remoti. (https://nildeworld.bo.cnr.it/it/news/appello-il-diritto-di-accesso-alla-conoscenza-stato-di-emergenza-petition-right-access)
La pandemia ha aumentato la consapevolezza dell’importanza dell’accesso aperto alla letteratura scientifica di qualità e ha smosso un dibattito sulle ricadute che le restrizioni delle licenze possono avere sulla condivisione rapida ed efficace dei risultati della ricerca. Il gruppo di lavoro sull’open access dell’Università del Piemonte Orientale ha raccolto pareri e informazioni sul tema nella newsletter UPOA NEWS n. 1 (2020) disponibile qui: https://sba.uniupo.it/progetti-e-attività/progetto-open-access/upoa-news
Sul piano della comunicazione, è stata potenziata la promozione dei contenuti digitali, dei servizi connessi e delle modalità di accesso. Sono state create delle pagina web dedicate nel sito SBA dell’UPO https://sba.uniupo.it/ e nei siti delle singole biblioteche, è stata attivata una pagina web “Biblioteca digitale NEWS” per dar conto il più rapidamente possibile delle risorse di volta in volta a disposizione degli utenti.
Le soluzioni che sono state adottate hanno risentito della precarietà e della frettolosità inevitabili del periodo di emergenza: la sfida delle biblioteche dell’Università del Piemonte Orientale è ora di tramutare le soluzioni di emergenza in nuove opportunità e di dare continuità a quanto di proficuo è stato adottato durante i mesi di chiusura.
Le sfide per il “dopo”, che sono già obiettivi del presente, possono essere così sintetizzati:
- rendere stabile e continuativo l’incremento di materiale digitale anche con la selezione di risorse qualificate ad accesso libero
- rendere stabile e continuativa l’offerta di servizi da remoto: reference digitale, webinar interattivi, possibilità di prenotazione di servizi personalizzati
- semplificare le modalità di accesso da remoto dei contenuti digitali
- incrementare la fruizione di Bibliolab da parte degli studenti UPO, ma anche da parte di studenti delle scuole superiori e dei cittadini
- migliorare l’utilizzo di strumenti di comunicazione innovativi (video, podcast, webinar, social, ecc.), per migliorare la partecipazione ad alcune attività finora poco sfruttate.
Chiara Zara
chiara.zara@uniupo.it
Università del Piemonte Orientale – Sistema Bibliotecario
https://sba.uniupo.it