La mia esterofilia continua e anche l’intenzione di andare ad osservare alcuni interessanti progetti digitali sparsi per il mondo. Oggi andiamo lontano, ma rimaniamo vicino, parliamo dell’Italian American Program e di alcuni curiosi progetti digitali. Fondato nel 1990, l’Italian American Program è un programma dedicato a preservare e interpretare la storia e la cultura degli italoamericani nella Pennsylvania occidentale attraverso mostre, programmi educativi, pubblicazioni e sensibilizzazione della comunità. L’Italian American Collection è uno dei più grandi archivi di manufatti italoamericani, fotografie, storie orali e materiali d’archivio negli Stati Uniti. La fondazione si trova all’interno del Senator John Heinz History Center, dove oltre a questa è possibile trovare centri studi, fondazioni di ricerca, un museo e una biblioteca ricchissima la Thomas & Katherine Detre Library & Archives, un polo culturale multifunzionale, per intenderci qualcosa di simile al Polo del 900 a Torino.
La collezione dell’Italia American Program si compone di tre elementi principali:
- Circa 800 oggetti, inclusi tessuti, utensili, strumenti, sculture, articoli per la casa e altri oggetti tridimensionali
- Migliaia di materiali d’archivio sotto forma di libri, fotografie, materiali per l’immigrazione, documenti di famiglia e documenti di aziende e organizzazioni
- Storie orali di oltre 300 italoamericani di prima, seconda e terza generazione
I punti salienti della collezione di manufatti si trovano in tutto l’ History Center, il Western Pennsylvania Sports Museum e nella sezione della mostra Special Collections dedicata agli italoamericani. Ispirandosi al libro della direttrice del programma Melissa E. Marinaro, Highlights from the Italian American Collection , la mostra Italian Americans in Western Pennsylvania su Google Arts & Culture esplora la collezione italoamericana del Centro storico. Google Arts & Culture nasce nel 2011 con il nome di Google art project. Ad oggi ne fanno parte 15mila musei in tutto il mondo, per un totale di 6 milioni di opere d’arte digitalizzate e permette la fruizione, smart, di immagini a risoluzioni altissime.
Il progetto Storie Orali è nato, invece lo scorso decennio quando, Nicholas P. Ciotola, ex curatore dell’Heinz History Center, ha intrapreso un ambizioso progetto di storia orale per documentare l’esperienza italoamericana durante la seconda guerra mondiale. Ha iniziato a raccogliere le storie dei veterani italoamericani che vivono nella Pennsylvania sudoccidentale per l’inclusione nella Detre Library & Archives del Centro storico, un archivio museale accessibile al pubblico di materiale di origine primaria. Insieme a James M. Zanella, uno storico orale specializzato in storia italoamericana, e un team di trascrittori, hanno raccolto quella che ora è conosciuta come la Collezione di storia orale dei veterani della Seconda Guerra Mondiale italo-americani. Ciotola ha sviluppato un questionario specializzato per assicurare che i veterani fossero intervistati in modo ponderato sulle loro vite e sulle loro esperienze in tempo di guerra; insieme a documentare i ricordi della seconda guerra mondiale, le domande hanno indagato su come l’identità italoamericana ha informato il loro servizio. I temi esplorati nella raccolta includono: l’infanzia in Italia e nella Pennsylvania occidentale, la vita civile prima dell’ingresso nelle forze armate, la chiamata al servizio, l’addestramento e il dispiegamento militare, le esperienze all’estero, la vita quotidiana nell’esercito, le storie dal fronte e il combattimento, liberazione dal servizio, ritorno a casa e vita dopo la guerra. Il progetto è anche molto attivo nel campo della Digital Humanities dove anche grazie alla collaborazione con con il dipartimento francese e italiano dell’Università di Pittsburgh porta avanti progetti di digitalizzazione interessanti e all’avanguardia. Durante l’anno accademico 2017-18, la professoressa Lina Insana, presidente del dipartimento francese e italiano dell’Università di Pittsburgh e presidente emerito dell’Italian American Advisory Council, ha offerto un corso di traduzione italiana utilizzando documenti della collezione italoamericana come i registi della società di mutuo soccorso della La Lega Toscana di Protezione.
Luca Valenza, bibliotecario errante