La lettura degli albi illustrati animati sia con noi!
Carissim* benritrovat*, prendo spunto da un recente fatto personale per le nostre riflessioni. Approfittando del giorno di festa ho intrapreso un lavoro che rimandavo da troppo tempo: la pulizia delle librerie di casa che raccolgono la letteratura per bambini e ragazzi. Tolti tutti i libri, pulito i ripiani, spolverato i volumi, rimesso tutto a posto; fra uno starnuto e un altro ci ho messo più di 4 ore… certo, dopo ero piuttosto soddisfatta ma anche incredula. Ne ho contati 765 fra albi illustrati, narrativa e alcuni saggi. Negli anni, passione, professione e tre figlie mi hanno spinto verso felici acquisti ma è pur vero che la manutenzione di questa mole di carta scritta e illustrata è impegnativa. Tutto per dire che è stato naturale per me pensare alle vostre biblioteche e alla necessaria e costante attenzione a voi richiesta anche in termini di archiviazione, ordine, cura.
Non vedo una soluzione semplice nell’immediato per la gestione dei miei contenuti su carta (senza prendere neanche in considerazione la questione ambientale) perché – ed è una riflessione personale – la carta mi piace, forse troppo, con tutte le sue meravigliose qualità e la sua storia di polvere, muffe, roditori.
Sappiamo bene che la contemporaneità ci suggerisce altri strumenti per arrivare al lettore, nuove modalità di accesso alla lettura, all’informazione, alla conoscenza, da anni ce ne avvaliamo e, anche attraverso il progetto Sapere Digitale, studiamo affinché la biblioteca continui ad essere un luogo di riferimento per la comunità e per condurre i bambini e le famiglie nell’uso ragionato dei contenuti culturali veicolati dalla tecnologia.
Nelle biblioteche, luoghi che per definizione sono casa di libri, di storie e di sapere, un tempo solo su carta, che poi hanno aperto le porte a cinema e documentari su videocassette e su cd, e che oggi allargano la loro offerta inclusiva ad app e videogiochi su device, in questi luoghi non possono mancare i libri di Piboco.
Nel quadro di una società che finalmente ha accettato di introdurre nella formazione e nella crescita educativa di bambine e bambini strumenti a sostegno di “un cervello bilingue” (analogico e digitale) e relativi utilizzi di quest’ultimo, vediamo cosa offre questa app.
Piboco è un’app che contiene albi illustrati interattivi. Tutto qui? Sì, follemente tutto qui: una selezione di albi per bambine e bambini con bellissime storie di vari editori dal mondo… chi ha inteso la portata innovativa e l’importanza di uno strumento di questo tipo potrà trasalire!
Scaricando l’app, qui per iOs, qui per Android, si accede a un catalogo vivo, allegro, solido, colorato, al quale ogni settimana viene aggiunto un nuovo titolo. Il direttore artistico Aksel Køie con il suo team danese fa un lavoro delicato fra le pagine e l’innovazione:
- seleziona i migliori libri (attingendo anche a titoli pluripremiati)
- progetta e sviluppa le animazioni e tutta l’interattività
- coordina i musicisti per attribuire suoni originali a ciascun libro
- coinvolge traduttori per rendere accessibili tutte le storie in modalità plurilinguistica
- collabora con narratori professionisti per associare a ciascun libro la traccia audio del testo da scegliere fra inglese, italiano, francese, danese e spagnolo (dalle impostazioni, è un attimo).
Far germogliare e coltivare l’amore per la lettura sono gli obiettivi di questo enorme lavoro.
Il piacere per la lettura si insinua così in bambine e bambini, figli del nostro tempo, un tempo che deve inevitabilmente tenere in considerazione quanto sia cambiato il lettore oggi, quanto sia diverso da quando si leggeva unicamente su carta.
Sapete bene che se questi libri non fossero di qualità non ve ne parlerei, non vi proporrei mai di mettere nelle mani del vostro piccolo pubblico albi sciatti o pasticci digitali.
Ma qui ci sono, ad esempio, Si può di Alessandro Sanna e Giusi Quarenghi – Franco Cosimo Panini Editore o Uno di Quei Giorni di Vincent Mathy e Davide Calì o No! di Dr. Alderete – Alboroto Ediciones…
E troveremo divertimento, eleganza, poesia, professionalità e abbondanza per un’educazione alla narrazione attraverso la completezza, continuo a trasalire per le molteplici vie della narrazione che abbiamo fra le mani.
Dall’omonimo sito si ricavano tutte le informazioni necessarie per abbonarsi (come per l’app di Bayam) con differenti modalità (mensile, trimestrale, annuale) e anche per godere di due settimane gratuite di prova. Mentre penso che ogni biblioteca potrebbe dotarsene con un più che ragionevole investimento, vi lascio una microscopica registrazione dello schermo dell’ipad
Buon lavoro!
Giulia Natale per la rubrica Miscuglio