Oggi vi voglio presentare, ed invitare a sbirciare, un progetto che espande l’idea di biblioteca in mille universi quantici differenti, il Library Innovation Lab.
Un gruppo spaziale che unisce le competenze in biblioteconomia, digitale, tecnologia, storia, diritto e letteratura per esplorare nuovi modi in cui le biblioteche possono guidare e servire nella produzione, condivisione e uso della conoscenza. I loro sforzi conoscitivi sono rivolti sia a grandi progetti pluriennali sia a progetti più ridotti che chiamano sketches. Il gruppo di ricerca è diretto dalla Biblioteca della Harvard Law School, che lo sponsorizza anche tramite una interessante borsa di studio rivolta ai partecipanti. Questi iper-bibliotecari dichiarano che se anche lavorano nel contesto del diritto, gli studi e i loro risvolti hanno una valenza globale perché le biblioteche e i bibliotecari sono universali. Alcuni loro progetti stanno rivoluzionando l’approccio tradizionale alle scienze del diritto e biblioteconomiche, ad esempio il Caselaw Access Project, un progetto che rende liberamente accessibili oltre quarantamila pagine processuali americane. Un altro progetto interessante sviluppato da questo team di ricercatori è il H2O Casebooks, una piattaforma per creare, condividere e remixare materiali e testi per corsi e altre sentenze. La Biblioteca della Harvard Law School conserva anche circa un milione di preziosissime pagine di documenti relativi ai processi ai leader nazzisti. I documenti includono trascrizioni processuali, archivi, prove e altri dati unici per valore, quantità e tipologia. Al fine di preservare questi materiali ed espandere l’accesso, la ricerca e l’utilizzo, il Library Innovation Lab guida gli sforzi per digitalizzare i file cartacei organizzarli e arricchirli con metadati per facilitare l’utilizzo e la conservazione della memoria attraverso il The Nuremberg Project.
Ma il gruppo non guarda solo al passato è fortemente proiettato verso il futuro, anzi è lanciato attraverso una macchina del tempo il Project: Time Capsule Encryption, un insieme di tecnologie per archiviare in modo sicuro i segreti tra archivi online diffusi. Altro interessante sviluppo digitale è Perma.cc, un modo per prevenire il deterioramento delle risorse digitali – chiamato link rot – archiviando una copia della fonte digitale e preservandola per sempre attraverso una rete di biblioteche e partner istituzionali. “Last but not least” Alterspace in collaborazione con metaLab offre un’esperienza immersiva alla biblioteca e consente agli utenti di creare ambienti e spazi personali anche in biblioteca regolando luci, suoni e colori.
Alterspace è un esperimento di placemaking digitale e di design adattivo per i luoghi e i servizi pubblici. Tutti i dati raccolti con il progetto sono open source e a disposizione delle biblioteche.
Luca Valenza, bibliotecario errante