Il Laboratorio sui complotti alla Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta: i ragazzi di tre classi delle superiori diventano debunkers costruendo e smontando fake news
Il Sistema bibliotecario valdostano https://biblio.regione.vda.it/ promuove iniziative che riguardano la cosiddetta “information literacy”, la “competenza informativa”, che sempre più si collega alla dimensione digitale, in un mondo in cui la fruizione dell’informazione avviene ormai in maniera preponderante tramite il Web.
Il miglioramento della consapevolezza informativa dei cittadini, sia in ambito scolastico sia in un’ottica di educazione permanente, è tra i compiti fondamentali delle biblioteche e del nuovo ruolo del bibliotecario, come sostenuto dalle linee guida dell’IFLA e dal Manifesto per l’information literacy AIB.
E’ perciò che, dal 2022, abbiamo aderito con interesse alle proposte formative del Progetto Sapere Digitale. Educazione civica digitale in biblioteca www.saperedigitale.org che ha come obiettivo proprio quello di stimolare il ruolo che le biblioteche possono assumere nel supportare la cittadinanza ad un uso più consapevole della Rete e del digitale.
In particolare, la nostra ultima collaborazione ha visto l’organizzazione di un Laboratorio sui complotti e la disinformazione in Rete, che si è tenuto nella Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, il 27 febbraio a cura di Sapere digitale e Open the box https://www.openthebox.io/ .
Proposta particolarmente interessante e sicuramente avvincente per la metodologia didattica adottata dall’esperto di Open the box Nicola Bruno, partecipativa, interattiva e naturalmente estremamente digitale: i ragazzi di tre scuole superiori di Aosta (l’Istituto tecnico I. Manzetti che sta svolgendo un PCTO in Biblioteca regionale , l’ITPR Gex e il Liceo Regina Maria Adelaide) si sono cimentati sui loro smartphone e pc portatili ragionando sul tema dei complotti, costruendoli e smontandoli in un coinvolgente gioco delle parti in cui hanno assunto il ruolo del complottista utilizzando da veri “hacker” (nell’accezione positiva di “operatore molto esperto in particolari settori dell’informatica”) strumenti digitali quali “Meme generator” o “Break Your Own News”.
Altro aspetto progettuale originale è consistito nella metodologia attivata da Sapere Digitale, che ha realizzato un workshop di co-design tra le biblioteche, tra cui anche la Biblioteca regionale di Aosta, e gli esperti di Open the Box. Dal gruppo di lavoro misto di bibliotecari e esperti digitali, è nata l’idea del Laboratorio sulle fake news e sulla creazione di finti complotti.
La sinergia tra esperti digitali, progetti mirati come appunto Sapere Digitale e biblioteche, si rivela quindi fondamentale per far crescere, progettare e realizzare attività formative rivolte alla cittadinanza, in una società sempre più a rischio di infodemia e esclusione digitale. Queste collaborazioni possono contribuire validamente alla diffusione di un uso del digitale e della Rete più critico e corretto, oltre che a un’innovazione del ruolo dei bibliotecari e della loro professionalità, in un’ottica di sostegno ai nuovi bisogni informativi della comunità.
Anna Gamerro, referente Information literacy, Biblioteca Regionale Bruno Salvaodori di Aosta
- Guarda l’intervista della responsabile del progetto del Tg regionale della Valle D’Aosta : http://bit.ly/3ZhqAr0
- Guarda il video realizzato durante il laboratorio: https://bit.ly/video-lab-aosta
- Leggi il resoconto del laboratorio complotti alla biblioteca Giovanni Arpino di Nichelino
- Approfondisci il progetto Sportelli Bibliodigitali della Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta