Ben ritrovate bibliotecarie e ben ritrovati bibliotecari,
Sapere Digitale continua a crescere, nuovi colleghi bibliotecari si sono uniti al gruppo per fare rete e per tenere lo sguardo puntato su contenuti misti (carta/digitale) sia per individuali esigenze di aggiornamento professionale sia per continuare a essere figure di riferimento determinanti per i lettori del territorio.
Grazie e benvenuti!
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Veniamo a noi. In questo ultimo anno mi sento particolarmente vigile sul tema dell’accesso alle storie, alle risorse culturali, educative, didattiche e ai contenuti indispensabili a chiunque per la crescita personale e relazionale.
Progettare, produrre, veicolare, sostenere, promuovere tutte queste risorse significa garantirne il diritto all’accesso; in questo senso la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è molto chiara nell’affermare il diritto dei bambini all’istruzione e a un’educazione di qualità, sostenendo così il diritto all’uguaglianza di possibilità e opportunità scolastiche e formative.
Nello stesso solco legislativo viene garantito il diritto, riconosciuto ormai universalmente, all’accesso a Internet e all’uso delle tecnologie addirittura come una pre-condizione per il pieno godimento di altri diritti riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritto dell’Uomo del 1948 (non solo nel rapporto con le pubbliche amministrazioni).
Per dibattiti su questo punto, lascio link:
Su questo punto, lascio due link per approfondire
Dall’astratto al concreto, calandoci nelle indagini che da sempre condividiamo, oggi segnalo un libro accessibile e un saggio, entrambi di recente pubblicazione.
Dans les bois di Laura Cattabianchi è un libro sonoro tattile, interattivo, pubblicato per la Francia da Les doigts qui revent, casa editrice specializzata in libri tattili illustrati per tutti i bambini (accessibili a bambini ipovedenti e a bambini normovedenti), Nel bosco è la versione disponibile per l’Italia per la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi Onlus.
L’autrice e artista era presente allo stand dell’editore durante l’ultimo Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil, ma non ero certa che fosse lei e ora mi morderei i gomiti, le avrei fatto tante domande.
Con la sua opera i bambini passeggiano in un bosco raccogliendo con mani e orecchie, pagina dopo pagina, i suoni dell’ambiente prodotti da differenti tipi di carta (la pioggia, il passaggio di un eccello, il vento…)
C’è una storia nei suoni che porta poi a immaginare il bosco, l’ambiente, animali e oggetti. Un’esperienza sensoriale fatta di carta, evocativa e poetica, affidata alle tipologie e alla grammature della materia con il testo in braille.
Le foto qui allegate non restituiscono l’effetto sonoro dello sfregamento, il senso della porosità, né la sensazione della mano che si tuffa nella carta per sentirla, ce le fanno immaginare, e guardando le foto possiamo intuire la sensibilità progettuale di Laura Cattabianchi, la ricerca continua, il tempo dedicato alla sperimentazione tattile attraverso le pratiche laboratoriali.
Immaginare per noi diventa possibile, così come per i bambini immaginare il bosco.
C’è un’altra pubblicazione di cui le biblioteche dovrebbero essere provviste.
E’ Libri accessibili, letture possibili di Elena Corniglia nella collana Luoghi comuni ideata e diretta da Francesca Romana Grasso per Edizioni Junior.
C’è un fil rouge che la collega alla precedente e che ci accompagna nell’esplorazione di un inventario di storie accessibili talvolta non conosciute se non da addetti ai lavori (operatori, educatori…) ma in una comunità siamo tutti addetti ai lavori.
Si tratta di un volume ricco per l’analisi delle risorse disponibili, fondato sul respiro gioioso di una comunità che cresce attraverso la bellezza e la varietà delle storie di cui le storie accessibili a tutti sono parte splendente.
L’indice è promessa di un nuovo orizzonte e di buone pratiche felicemente mantenuta, sostenuta dalla profonda conoscenza del settore e dalla passione incontenibile di Elena Corniglia. Troverete indicazioni di storie su carta stampata piegata, forata, bucata, sfrangiata, costruite con le ingegnosità cartotecniche per la narrazione e attraverso i modi, i materiali per la costruzione di un racconto (velcro, stoffa, elementi in rilievo) e i linguaggi (lingua dei segni, in simboli, braille…) che rendono agevole la diffusione presso un pubblico il più ampio possibile.
Lo sto leggendo in questi giorni, è denso e affascinante, dalla panoramica ai materiali adeguati, dalle indicazioni per una buona progettazione ai libri gioco, al digitale tendendo sempre a una bellezza efficace e inclusiva nella condivisione di riflessioni che generano nuovi punti di vista.
Concludo ricordando che Elena Corniglia coordina il Centro di documentazione e ricerca sul libro accessibile per l’associazione Area onlus.
Buon lavoro!
Mini spoiler* Nel prossimo articolo anche un girasole per tutti e un ebook interattivo per bambini ipovedenti
Giulia Natale per la rubrica Miscuglio