Singapore è il titolo di uno dei maggior successi del gruppo i Nuovi Angeli un gruppo musicale italiano di genere beat, famoso negli anni settanta e cantavano con aria scanzonata
Singapore, vado a Singapore
Benedette, care signore
Singapore, vado a Singapore
Oggi vi parlo di un progetto interessantissimo della Biblioteca Nazionale di Singapore il Singapore Memory Project (SMP), un portale partecipativo molto attivo che permette agli utenti di caricare foto e ricordi personali legati a Singapore. Ricordi non solo dei singoli singaporiani, ma anche di organizzazioni, associazioni, società e gruppi che hanno documenti, foto, da voler condividere. Il Singapore Memory Project coinvolge attivamente differenti partner istituzioni accademiche, scuole di ricerca, biblioteche, agenzie per il patrimonio, enti pubblici, enti privati e organizzazioni comunitarie e anche numerosissimi volontari i Memory Corps. Questi volontari svolgono vari ruoli, come aiutare le persone con difficoltà a documentare i propri ricordi; collegare i ricordi di eventi storici, personalità e luoghi chiave di Singapore, creando una vera e propria mappa della memoria. Il portale web – SingaporeMemory.sg – consente a ogni persona del luogo di possedere un account di memoria per affidare i propri ricordi e le proprie storie. I ricordi possono essere depositati sotto differenti: forme audio, video, scritti, fotografia, ricette e molto altro ancora. Il progetto, nato per favorire la coesione sociale, è un bellissimo esperimento di memoria collettiva che mette in comunicazione i ricordi di persone differenti e aiuta a preservare la memoria e la storia.
In Italia un esperimento che si avvicina al senso dell’ SMP è certamente quello del Il Piccolo museo del diario un percorso nato per raccontare l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e le preziose testimonianze affidate. Un racconto della storia italiana attraverso i diari personali, un punto di vista personale e soggettivo. Un piccolo esperimento in espansione di microstoria che ampia, preserva e diffonde la memoria comune.
“Caro diario, sono felice solo in mare, nel tragitto da un’isola che ho appena lasciato e un’altra che devo ancora raggiungere”.
(Caro Diario, Nanni Moretti, 1993)
Luca Valanza, bibliotecario errante