Il nostro bibliotecario errante, Luca Valenza, che forse d’ora in poi dovremmo soprannominare anche amante delle liste, in questi tempi di Corona Virus, ha pensato per noi un approfondimento sul podcast, in particolare per le biblioteche. Risorse in rete e un breve tutorial per chi volesse cimentarsi. E naturalmente in podcast il racconto dei primi suoi giorni di quarantena 😉 Buon ascolto!
Podcast qua, Podcast là, x2
Podcast su, Podcast giù, x2
Pronto prontissimo son come il fulmine:
sono il factotum della città.
della città! della città! della città!
La storia digitale ci racconta come furono Adam Curry e Dave Winer nei primi anni del secolo a creare iPodder, un programmino per scaricare automaticamente le trasmissioni radio internet. Il fenomeno ben presto si estese a tal punto che nel 2005 la parola «Podcast» venne dichiarata parola dell’anno dal dizionario New Oxford. Dopo il fortunato esordio arrivò l’oblio. Come molte novità digitali il prodotto perse per alcuni anni interesse fino a vivere nuovamente oggi una seconda giovinezza con l’esplosione delle applicazioni digitali per mobile.
Per addentrarci meglio nel fenomeno Podcast non possiamo che partire dal nome stesso Podcast nato dall’amorosa unione della mela iPod e delle radio trasmissioni Broadcasting. Dall’origine stesso possiamo capire come il podcast si
manifesti come un contenuto radio/video registrato e reso disponibile
digitalmente. Un contenuto sempre fruibile ovunque scaricando un pacchetto
compresso di dati, direttamente da un sito Web, da un aggregatore o da
molteplici applicazioni che ci tengono aggiornati sulle nuove uscite del nostro
programma preferito.
È sufficiente digitare podcast in qualsiasi motore per essere invasi da milioni di siti
differenti per forma e natura che propongono podcast al gusto tutti i gusti più
uno, come una serie Radio Crime, approfondimenti sulla scienza, lezioni di architettura, chiacchierate letterarie su donne fuori dagli schemi, notizie sui crimini della Milano nera, pensieri sul femminismo, qui si parla di cultura vegan, approfondimenti di politica europea, debunking sulle principali notizie circolanti.
E le biblioteche?
Anche le biblioteche hanno i loro podcast per farsi
conoscere, per comunicare e per formarsi ecco qui una lista parziale (NDR amo
le liste):
- BIP- Passaggi in Biblioteca
- Cosa succede in Biblioteca
- Bibliotech
- I Podcast presenti nella biblioteca di Nichelino
- Library of Congress
- Biblioteca Comunale di Rivolta d’Adda
- School Librarians United
- Lost In The Stacks
- The Library Pros
- Library Land Loves
- Library Figures
- The Librarian’S Guide To Teaching
- The Librarian Is In
- Circulating Ideas
- Book Club For Masochists
- Fyi Podcast
- The New York Public Library
- Drunk Librarians Podcast
- Cyberpunk Librarian
- American Libraries’ dewey decibel Podcast
- Radio Archimede
- Ad Alta Voce – Rai
Creare un podcast non è questione di strumenti ma
di contenuti, e chi se non le Biblioteche ha una vastissima, tendente ad
infinito, mole di contenuti?
Ecco un piccolo esempio di Podcast fatto in casa
artigianalmente creato in questo caso con spreaker.com ma le alternative sono davvero molteplici.
Per farlo ho seguito le istruzioni del sito e scaricato gratuitamente sul mio device una piccola applicazione, il tutto in cinque minuti, è un prodotto grezzo da lavorare ma vale come esempio di Lavoro artigianale, pensiero globale, sapere digitale.
Luca Valenza, bibliotecario errante
Ascolta i podcast esperimento in biblioteca ai tempi del Corona Virus